giovedì 11 ottobre 2007

sei andata al lavoro

scatti nervosi della lancetta grande dell’ orologio, gira
cerco di stringere ogni numero
é superfluo, vero, cara?
aspetto la nebbia, cosí sparisco parzialmente anch’io
si vedranno solo i miei capelli
e le mie calze rosse, se metto la gonna
avevi ragione ho bisogno del fuoco
i sassi sono freddi
e le gocce sono vuote

ti penso spesso, ho sognato di te
hai viaggiato in autobus e hai guardato il sole all’alba
io ho guardato te
c’era condensa sul finestrino
le gocce sono scivolate giu’
i raggi hanno giocato con le strisce dell’acqua sui tuoi occhi, sui tuoi capelli,
eri bella

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