il tempo si estende sulla cittá come gelatina
una sua parte trema al sole,
ma che senso ha la tensione superficiale se lo guardo dall’esterno
e dentro gli orologi fanno tic-tac – tutto funziona
andare a fare la spesa e’ come cadere giu’ in un sistema di riferimento
giu’ dall’infinito valore y per un’iperbole
su x = 1 mi faccio male,
comunque non conta
magari non avessi mangiato e non ci fosse quel sapore di metallo
semplifico le linee e le forme
per cui i brividi corrono lungo una linea diretta lungo il mio corpo
cerco di abbandonarmi,
diventare pesante
in libreria ho tra le mani la raccolta delle poesie del Professore
dovrei stimarlo perché ha letto, scritto e adora il vino,
ma detesto le sue interpretazioni e trovo ridicole le sue poesie
poeta laureato il suo indice é sull’arteria dell’epoca e soffia l’altro indice
perché il bicchiere plastica del caffé automatico brucia
brucia, Professore! stia attento, scotta
Achtung Achtung!
poi studia il libretto rigorosamente – Eh.. signorina
lei sa fare meglio, eviti questa compania plebea che ha frequentato le mie lezioni
- Frau und nicht Fräulein, danke Herr Professor – facciamo gli spiritosi perché non ci capiamo
non posso fare nulla contro le labbra viola
il riscaldamento, cadavere campeggia
fa freddo di notte
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