la schiuma si ferma nel lavandino
non ho fatto i piatti e abbiamo preso la macchina
dopo
ho preso medicine contro la cronica mancanza di affetto
euforia che si scioglie in acqua
dicono che si diffonda lentamente
con l’effetto del vaccino
sopportabile – peggio – meglio
ci sono boschi e fiori
dove cantano le fate sottovoce
creature semidivine
non si pettinano neanche loro
sono regali
la scrivania marrone sicura di sé in ufficio
mi manda via con un foglietto
da questo non perdiamo la fiducia
telefoniamo sereni
e l’altra mano disegna nell’aria
il futuro e alcune possibilitá
misurazioni sbagliate
la semisfera il fumo e la grondaia
e la robaccia sulla grondaia
mi fanno piacere
poi la scia nel cielo
l’aereo che vola in basso
quelli che guidano questi uccelli, questi coleotteri rumorosi, devono essere degli angeli
come se mi fissasse una puntina da disegno
a un determinato grado di longitudine e latitudine del globo
altrove portano pure i malati in ospedale
telefonano nei momenti inopportuni
e la luce puó mancare se c’é un fulmine
aspetto e posso scegliere come se tutto fosse ancora possibile
scrivo digito e mi preparo a questo e quello
obbedisco
soffio un bolle dalla membrana di sapone che rimbalza sul mio corpo
e alla fine c’é il nulla
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