lunedì 4 febbraio 2008

azzuro viola verde

il freddo mi ha morso il collo
ho camminato sul fango gelato e le bottiglie si urtano nella mia borsa
era bello rincasare nel caldo

ho messo la crema sulla mano e improvvisi esplosioni e luci
questo é il fuoco artificiale – come l’anno scorso dalla finestra della cucina
anche ora ma questa volta non facciamo l’amore
e non mettiamo le carte una dopo l’altra

i fiocchi reti di cristallo pesano sul mio petto
mi chiudono in loro e io chiudo gli occhi
poi sogno che su ogni millimetro quadrato della mia pelle
mi penetri il tuo profumo
sai arrossisco a raccontarti quel sogno
perché come una ragazza
che non sa ancora precisamente cosa come e dove
cosí improbabilmente ci siamo amati
e tutto come una foto dei corpi
che si tendono uno verso l’altro e nel frattmepo in giro dentro dentro
per i percorsi dei nervi da su in alto le stelle dei fuochi artificiali brillavano in fila
il piacere era azzurro viola verde e rosa

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