ho lavato nella lavatrice la tua lettera nella tasca dei miei pantaloni
e con questo ti ho dimenticato ...
ma dove sono finite le mie? – mani non gradite
immagino il cielo azzuro e come sarebbe
fare la paracadutista e buttarmi nel nulla e gravitare
lasciare tutto, non voler pensare
voglio solo il cielo, la neve e il sole
voglio la mia slitta
e voglio che i ragazzi mi bagnino nella neve
voglio arrivare sulla terra molle
come nel passato
quando non ho raccolto i bucaneve nel vaso - uno per tutti i morti
ma perché la slitta, se vivo nella pianura e perché la stupiditá infantile?
guardami sto qui nuda... vestimi, creami ,
disegna l’abbigliamento sul mio corpo
colora le mie unghie e tingi le mie labbra...
come le vuoi
quando ti bacio
venerdì 23 novembre 2007
stanca
aspiro le frasi ingoiate come succhio la nebbia attorno alla mia testa
scappo a piccoli passi da cio’ che hai sognato per me
noi due sistemi solari giriamo nella casa
occupando lo spazio ottimamente
sei straniero
mi hai infastidito
ho odiato tua presenza
perché ci si puó nascondere cosí profondamente dentro di sé,
per poi non vedere piu’ nulla ?
mi incanta la raffinatezza e l’umiltá riguardo alla distanza
movimenti ripensati ed eleganti e lo scivolare
la funzionalitá delle mosse minute di corpi sconosciuti
come se l’universo si ricreasse in ogni istante.
la luce si rispecchia sulla superficie
mi sento pesante e lascio che l’immagine di una scapola si bruci nella mia retina
alla fine stavamo sedute nella caffetteria
lei prendeva lentamente lo zucchero e nel frattempo ammirava la propria mano
sorrido dentro di me di nascosto
scappo a piccoli passi da cio’ che hai sognato per me
noi due sistemi solari giriamo nella casa
occupando lo spazio ottimamente
sei straniero
mi hai infastidito
ho odiato tua presenza
perché ci si puó nascondere cosí profondamente dentro di sé,
per poi non vedere piu’ nulla ?
mi incanta la raffinatezza e l’umiltá riguardo alla distanza
movimenti ripensati ed eleganti e lo scivolare
la funzionalitá delle mosse minute di corpi sconosciuti
come se l’universo si ricreasse in ogni istante.
la luce si rispecchia sulla superficie
mi sento pesante e lascio che l’immagine di una scapola si bruci nella mia retina
alla fine stavamo sedute nella caffetteria
lei prendeva lentamente lo zucchero e nel frattempo ammirava la propria mano
sorrido dentro di me di nascosto
mercoledì 14 novembre 2007
trasparente
mi purifico e divento piano piano pallida
sono bianca e vuota
come una sposa
ho lavato il mio cervello, i miei pori, le mie vene
e vedo tutto cosi’ bene ora
a te basta invece una mia immagine, una mia foto
la ripenso nella tua mente
mentre osservo
come la mia amica cerca di copiare anche i miei piu piccoli gesti...
ma lei é bella e io sono solo semplicemente qui
sto davanti a te viso contro viso
vedi ho decolorato i capelli
ora puoi leggere nella mia mente
sono un passaggio veloce per la strada nella penombra dei lampioni
sono bianca e vuota
come una sposa
ho lavato il mio cervello, i miei pori, le mie vene
e vedo tutto cosi’ bene ora
a te basta invece una mia immagine, una mia foto
la ripenso nella tua mente
mentre osservo
come la mia amica cerca di copiare anche i miei piu piccoli gesti...
ma lei é bella e io sono solo semplicemente qui
sto davanti a te viso contro viso
vedi ho decolorato i capelli
ora puoi leggere nella mia mente
sono un passaggio veloce per la strada nella penombra dei lampioni
martedì 13 novembre 2007
Caleidoscopo
aveva chiuso i suoi sogni in vasi per la marmellata e ogni tanto ne annusava uno
per drogarsi
io - il sogno – sto seduta sotto la copertina di plastica
brucio il suo stomaco
le strisce rosa non vanno con le nuvole grigie nemmeno al tramonto
dimentichiamo finalmente quel bocchino amaro di nicotina
ieri ero di nuovo una bimba
e mio padre ha ammiccato dal bordo della piscina mentre io nuotavo e nuotavo nella quarta corsia
le forme si disfano e si ricompongono diverse nel caleidoscopo
per drogarsi
io - il sogno – sto seduta sotto la copertina di plastica
brucio il suo stomaco
le strisce rosa non vanno con le nuvole grigie nemmeno al tramonto
dimentichiamo finalmente quel bocchino amaro di nicotina
ieri ero di nuovo una bimba
e mio padre ha ammiccato dal bordo della piscina mentre io nuotavo e nuotavo nella quarta corsia
le forme si disfano e si ricompongono diverse nel caleidoscopo
giovedì 8 novembre 2007
per E.
gli angeli dormono sotto gocce di pietra
il vento ha soffiato e ha fatto volare via i fogli
con le parole sussurate
le vecchie raccolgono le noci e le castagne in questo periodo
se parlo molto di me divento triste
e tu mi dici che non mi capisco proprio
perché gli altri hanno assaggiato i fiori e io invece li ho studiati
da bambina
ti meravigli che non capisco nulla?
magari non ci fossero quelle piccole tombe
tombe lacrime tombe non piango
io – bara calda di carne
dei ricordi chiusi e buttati via che magari non ci fossero non ci fossero
il vento ha soffiato e ha fatto volare via i fogli
con le parole sussurate
le vecchie raccolgono le noci e le castagne in questo periodo
se parlo molto di me divento triste
e tu mi dici che non mi capisco proprio
perché gli altri hanno assaggiato i fiori e io invece li ho studiati
da bambina
ti meravigli che non capisco nulla?
magari non ci fossero quelle piccole tombe
tombe lacrime tombe non piango
io – bara calda di carne
dei ricordi chiusi e buttati via che magari non ci fossero non ci fossero
venerdì 2 novembre 2007
in cantina
hanno cambiato la porte d’entrata nella casa in cui ho vissuto da bambina
anche le finestre
la steccionata che avevo tinto io c'e' ancora
il mio castagno é cresciuto, e’ diventato grande
altro non c’é
guardare dietro di sé o anche per il fogliame secco
il cucciolo ha freddo sullo zerbino, ha masticato tutto
abbiamo corso su e giu’ per le scale per giorni, perché ci sono tre piani e la soffitta
ma lei ha sprangato la porta
e in cantina ci sono i mozziconi e la roba da stirare
la macchina rotola sul tappetto
mia madre ha esiliato le sue passioni sotto, in cantina
io invece nel grigiume,
nel niente irraggiungibile
la passione salvata nelle frasi lascia messaggi attraverso il nervo del testo nel triangolo delle Bermude - mano occhi foglio
perché é cosí facile scrivere e lamentarsi di quello che non c’é
e poi guardare su nel cielo... perché vuoi vedere qualcuno lí – ma dai!
le risposte sono nello specchio.
in quello che rispecchia l’intera figura
anche le finestre
la steccionata che avevo tinto io c'e' ancora
il mio castagno é cresciuto, e’ diventato grande
altro non c’é
guardare dietro di sé o anche per il fogliame secco
il cucciolo ha freddo sullo zerbino, ha masticato tutto
abbiamo corso su e giu’ per le scale per giorni, perché ci sono tre piani e la soffitta
ma lei ha sprangato la porta
e in cantina ci sono i mozziconi e la roba da stirare
la macchina rotola sul tappetto
mia madre ha esiliato le sue passioni sotto, in cantina
io invece nel grigiume,
nel niente irraggiungibile
la passione salvata nelle frasi lascia messaggi attraverso il nervo del testo nel triangolo delle Bermude - mano occhi foglio
perché é cosí facile scrivere e lamentarsi di quello che non c’é
e poi guardare su nel cielo... perché vuoi vedere qualcuno lí – ma dai!
le risposte sono nello specchio.
in quello che rispecchia l’intera figura
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