mercoledì 30 gennaio 2008

mia tazzina

ninna nanna

eravamo sdraiati li due tronchi in piazza

non guardarmi e non toccarmi
scivolo tra le tue mani

alla fine va bene sia
c’é quando si deve
ho succhiato anche la tua vita
ho ingoiato tuo cazzo con occhi chiusi
saliva dolce su di te dappertutto

dormi dormi dopo
dormi dormi dopo

lo prolungo e gioco tra i respiri
dolci pensieri ma io esisto ora solo attorno a te
ti odio
é perfetto come lo faccio lo sai e lo so
giocano mie mani mia bocca e mia lingua lungo il tuo cazzo
ti stringe la gola

dormi dormi dopo
dormi dormi dopo
non guardarmi non toccarmi
dormi solo

dieci minuti venti minuti l’eternitá
lo prolungo e ti prolungo
esplodi in gola e non sento il tuo sapore

godi e crolli
tu dormi
io respiro

sabato 26 gennaio 2008

pelle di pecora

Che sa la pecora del lupo che si é nascosto sotto la sua pelle?
Che sa la pelle di pecora del lupo?
Che sa la pecora dell’altra pecora nella sua pelle?
Che sa la pecora del lupo?
Che sa la pecora!!
Che sa la pecora della sua pelle?
Che sa la pecora del lupo nel pelo di pecora?
Che sa la pecora sul lupo sotto la sua pelle?
Che sa la pecora dell’omozigota?
Sa il lupo che é una pecora?
lupus in fabula lupus in pecora
lupus in cavallo di legno
Sa qualcosa il lupo?
Vede il lupo?
homo homini lupus

la pecora mangia erba

venerdì 25 gennaio 2008

per il palloncino

il vento ha spinto in giro il palloncino
non pensate a nulla di che - niente primo maggio
ha ballato blu sotto il nero del cielo
poi tra i cespugli
mia miseria ha strofinato il mio corpo al sangue
mi sono quasi messa a piangere

due suicedgirl facevano un groviglio su un sito
vestite in tatuaggi
gridavano
gatte tra i cuscini

ho bevuto troppo caffé
non voglio mescolare le sensazioni belle
con le ansie quotidiane

i rami stridono in vento
le foglie stanno per nascere
ancora sognano

da bere

Per Te

La nebbia é salita e i lampioni fanno un contrasto acuto
Piccoli stuzzicadenti al buio
Il freddo morde come vorrei
Che i tuoi dent ilascino una traccia sulla mia coscia
Non tingo le unghie ma la bocca
con rosso
dovrei fare questo e quello
ma io solo cammino chissá dove
ti porto in testa tu sei in me
mie labbra nei tuoi occhi sono una promessa
e immagino tanti quadri uno segua l’altro
tu in me
mentre faccio la fila per pagare una bottiglia di vino rosso
come se comprassi o vendessero il mio sangue
non lo misuro lo prendo
solo per versarlo nel resto e se vuoi
te ne dó anche
prendilo
bevimi

domenica 20 gennaio 2008

giglio

finalmente é primavera e andando a casa
il vento mi accarezza
i lillá non si aprono ancora
ci sgridiamo dai due lati del muro

e io mi trovo lí nel cappotto
in un ballo surreale
luci e pupille allargate
succhiano il calvo
all'angolo dopo le due
sono un giglio
mi posso divertire
vi potete divertire con me

quello che mi ci ha portato guarda da fuori
scivola ogni tanto in una scollatura
quella donna ha le natiche fuori come le tette
la cara é scopabile da dietro e davanti
andremmo se ci fosse qualcosa di piú
ma non c'é

mercoledì 16 gennaio 2008

sorriso

la nebbia é salita dalla finestra
il capotto mi separa dall'inverno
linea di confine
i miei stivali scivolano per strada
e con cautela

sassi nello stomaco
non digerisco
groppo in gola
non ingoio
mai qualcosa piu
cornacchie grasse scorazzano davanti al palazzo
spiano il portinaio

si deve riposare se é tempo
i sassi e il groppo sciolgono da sé
le cicatrici si scoloriscono
le ossa si saldano
le smagliature sono vie d'argento
va bene cosí

la marchesa in cappello manda
un corriere
e un messaggio loquace
al conte ferito
e lui sorride

perché sentono .... molto molto molto molto
il confine
tra l'illusione della realtá e tra la realtá dell'illusione
- dondolano

mi sdraio e divento pesante
ti sdrai e diventi pesante
ci riposiamo

sulla pelle

la tua presenza nella mia carne
sono chiodi di garofano nell'arancia

mercoledì 9 gennaio 2008

tazza

guardami che tremo
nascondo le mie labbra con il mio bicchiere
ti aspetto da tanto – ti aspetto a casa
é caduta la tazza
il latte é versato per terra

medaglia doppia dell’essere e del non-essere
come mi sciolgo in te
tra i due lati il ferro é una filastrocca

é caduta la tazza
il latte é versato per terra
la tazza per terra…

il cielo é una cupola scura stasera
sai mi gira la testa
e scappo sotto gli alberi
una rete nera e amorfa tra me e l’infinito
sono grata

per pioggia

oggi ho scritto come non facevo da tempo

guarisco con luce infrarossa

il freddo é corso per il mio corpo

é venuto e andato


mi portano via e mi si riformano gli occhi

che cadono

guardano e scompaiono di nuovo nella sabbia

sapere della periodicitá e della continuitá

ci rende piu felici o solo piu saggi?


la neve sulla mia pelle come se mi torturassero con molette

basta d’inverno

siamo scivolate sulla pancia dopo il pranzo

con la slitta


voglio sole e bucaneve

pioggia e vento di primavera

voglio piangere

voglio che le mie lacrime si sciolgano

pregate con me