sabato 13 dicembre 2008
giovedì 30 ottobre 2008
anelli
come alla partita di pallacanestro tutta la forza e l’attenzione
si addensa attorno a quei due anelli rossi
ci si dovrebbe concentrare in ogni momento
sulle cose più importanti
i giocatori erano sbalzati di qua e di là dallo slancio
gocce di sudore rinfrescavano il loro corpo
e le batterie non smettevano di suonare
tamás ha chiamato 17 volte la sua moglie
ha bevuto e si é messo a piangere
poi hanno preso dello spumante
abbiamo preso dello spumante
emozioni, festa
i bambini hanno danzato in tondo
poi alla luce di neon braccia scapole colli
maglie coi numeri
bionde sulla tribuna
occhi di volpe
per parlare di me – non lo so – ho giocato a freccette
e ho incontrato un’amica
mi invidia e parte per Parigi
sospetto che lei non sappia il perché
bon voyage ma amie
sabato 25 ottobre 2008
venerdí
Die Grenzen der Sprache sind die Grenzen der Welt.
come i bambini sono contenti per lo scivolo
cosí naturalmente succede tutto
le coincidenze dei treni
gente stanca
mi circonda il sogno
ho le mani calde e come tutti
guardo il mio cellulare
o fingo
timidi contatti di occhi tra i passeggeri
una chiamata a voce bassa - ciao, sì. anche tu?
va bene, ci sentiamo dopo. Anch’io. Stai bene, -
poi si torna nel silenzio felpato
nella musica nel giornale
mi nascondo tra le lettere
tra le voci
ascolto solo quello che non capiscoe
cosí determino il significato delle parole
i miei segreti sono negli spazi
nel silenzio del respiro
scrivo – scriviamo la realtà
esercizi di stile
la teoria wittgensteiniana sulla lingua – uno schiaffo alla semplicità
io non credo che l’uomo pensi in parole
se ho sete penso ad acqua
poi dici – ti dirigono gli istinti
il sangue e la carne
paure e desideri
la stanchezza
io volevo davvero solo tornare il piu presto possibile
stare tra le tue braccia
dormiamo
lunedì 13 ottobre 2008
lode a Eris
a M e anche a P
alla mia amica dà fastidio una donna
chiamiamola Eris
getta polvere negli occhi del suo amore
un capello sul toast
e lascia messaggi sul pc
per scherzo
per carestia
é miserabile
io mi arrabbio con lei
alla fine non posso telefonarle
per consigliarle qualche bravo psicologo
e la donna si tinge le palpebre
e passa per la strada
per la strada?? per la loro strada
si ferma sotto la portona
e lascia lí una mela
cara, non sei biancaneve
anche se sei hai capelli neri come l’ebano
labbre rosse come il sangue
e semmai fossi uomo
sarei innamorata di te – lo sai
sei meravigliosa
non si deve morderla
credo che non si debba morderla
dopo d’inverno
Tout revit, ma bien aimée !
Le ciel gris perd sa pâleur ;
Quand la terre est embaumée,
Le coeur de l'homme est meilleur.
ma l’inverno sta arrivando ancora
e il tramonto arriva sempre prima
il temporale ha portato via i petali dei fiori
la pioggia batte sulle tapparelle
dondolo nel letto
sto sdraiata
infine c’é buio
ascolto i vostri respiri mentre dormite
e quello che mi hanno tolto
la mancanza
mi chiude nel mio corpo
non posso condividere nulla
non posso evitare nulla
non posso dimenticare nulla
non posso perdonare nulla
non posso non immaginare nulla
non posso sognare, stanotte, nulla
non posso da un bel po’ dormire
per nulla
io ho aspettato tanto
sto aspettando
lo aspetto
...
adesso d’autunno sono gialle le foglie
e neri i corvi guardano le nuvole
non ho visto nè le rondini nè le cicogne quest’anno.
tutto resta.
ho perso di nuovo il mio bambino
doloroso e ingiusto
poi sono arrabbiata
2:1 per la morte e siamo ancora nella pausa
banchetto funebre al McDonald’s
il giorno dopo terminazione nella sala operatoria – non capisco
cosa ci sia da terminare
anestesiologo luci di neon e vestiti verdi
ho firmato un sacco di documenti come se fossi padrona dei fatti miei
ironico come la pasta al papavero dopo l’anestesia
o chiacchierare con il ragazzo della sala operatoria
- non mi ricordo davvero.
amore mio, finalmente mi hai portata a casa
ci siamo seduti sulla terazza a bere caffeina
a respirare e a parlare del futuro
guariró
ci ho indovinato una favola per non dover
considerare terminato il terminato
cosí si puó anche ridere
giovedì 11 settembre 2008
medicine
arrivo
lo aspetto
sporche sedie di finta pelle
qualcuno avrebbe potuto passare qui ore di travaglio
accanto a me una vecchietta in pantaloni e camicia a fiori
é andata a prendere delle erbe a Buda
non vuole mai più prendere medicine
ho un codice per identificarmi e dei numeri
sono nd4rsx nella lista
e devo prendere le medicine in ogni caso
devo fare ritirare i documenti scaduti
devo spaventarmi
devo telefonare
devo fare devo terminare
devo ricominciare
dal Mecsek a Pilis mi sono stancata molto
dammi un bacio fresco sulle palpebre
e accarezzami il volto